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    · Mona Vanderwaal ·
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    Dopo essere stata presa di sorpresa dalle quattro stronzette, ed aver rischiato di morire da un incendio, causato da chissà chi, Mona, era entrata ufficialmente nel gruppo delle Bugiarde di Rosewood. Era stata infatti salvata dalla famosa donna dal Cappotto Rosso, che si era scoperta essere Alison DiLaurentis, o per lo meno a lei, Spencer ed Hanna, era sembrato che fosse così. Aveva anche aiutato le ragazze a nascondere il microchip del video che il detective wilden aveva registrato con la sua macchina e che avrebbe incolpato Ashley Marin ad essere arrestata per omicidio, sempre che il detective fosse morto davvero. Insomma, lei era quella che ne sapeva di più sul fingere delle morti reali. Lo aveva fatto con Toby Cavanough, quando doveva fare credere alla Hastings della sua perdita, per farle smettere di essere la Spencer docile e gentile che era stata da sempre, e per farla poi entrare dentro al suo team. E sicuramente il detective, avrebbe potuto fingere una morte presunta, per fare impazzire le ragazze e le loro madri. Se lo avesse fatto, si sarebbe aggiudicato l'oscar di certo. Stava cercando in tutti i modi di fare capire alle ragazze che lei era dalla loro parte, dato che adesso A mandava messaggi anche a lei, ma niente loro non volevano saperne. Pensavano sempre che fosse ancora la Mona pazza del Radley Sanitarium che prendeva in giro tutti quanti, o peggio la Mona che aveva cercato di investire Hanna solo per vendicarsi dell'averla abbandonata senza un valido motivo. Beh, si sbagliavano di grosso se pensavano che lei fosse nuovamente quella Mona. Aveva una fottutissima paura di morire, proprio come loro. Aveva già rischiato di morire a causa di quell'incendio, che avrebbe dovuto per forza scoprire chi ha appiccato, e se non fosse stato per Alison, si perchè era lei, e ne era sicura, a quell'ora ci sarebbe stata lei dentro una tomba, non viceversa. Che poi, aveva raccontato tutti i suoi piani malefici alle ragazze, e aveva confessato loro di essere stata lei a investire Hanna, a chiamare la Sullivan cercando di separarle. Aveva confessato ad Emily che a farle il massaggio era stato Lucas sotto i suoi ordini, e gli aveva anche confessato che non era stata lei a buttare giù dal campanile Ian. Che cosa volevano di più per fidarsi completamente di lei?? Doveva dire loro tutti i nomi del Team?? Nah, non l'avrebbe mai fatto. Finita la scuola, se ne andò un pò al Brew, sicura di trovarci le ragazze, dato che una di loro lavorava part time come commessa e cameriera. Entrò e stranamente Emily non c'era ancora, perciò prese il suo solito frullato, e si andò a sedere ad uno dei tavolini, mettendosi davanti al pc. Avrebbe scoperto qualcosa che dimostrasse alle ragazze che dovevano fidarsi di lei.
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    · Aria Montgomery ·
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    Aria aveva gli occhi chiusi, serrati. Avrebbe tanto voluto riuscire a serrare anche le sue orecchie ma dovette accontentarsi di un silenzio immaginario. Era a testa in giù, le braccia tese e le mani ben posizionate sugli anelli a sorreggere il peso dell'intero corpo che, altrimenti, avrebbe preso una bella caduta sui tappeti blu della palestra della scuola. Non amava i tappeti blu, li aveva sempre preferiti rossi,e non amava neppure la lezione di educazione fisica della scuola. Fu costretta a riaprire gli occhi solo per assicurarsi che il suo allenatore, un uomo assai assillante, non si fosse andato a posizionare proprio nel suo raggio d'azione. Sbatté le palpebre un paio di volte prima di lanciare un'occhiata veloce alla sua mano destra. Il suo coach aveva deciso di farla allenare senza alcuna remora, quella mattina sembrava averla presa di mira tra le ragazze della sua classe e se solo avesse continuato avrebbe dovuto prendere degli antidolorifici. Non era abituata a tutta quell'attività fisica e per chi era tremendamente scoordinata quell'attività equivaleva ad un suicidio. "Montgomery sei una femminuccia!" aveva aggiunto come ciliegina sulla torta, andando a stuzzicare l'ego di Aria, che poi lei era una ragazza a dirla tutta quindi probabilmente non avrebbe dovuto prendersela neppure sul personale. Eseguì un'uscita "pulita" con una doppia capovolta ed atterrò perfettamente, con una sicurezza e una precisione tale da non sembrare un sacco di patate, sul tappeto, ad un metro dagli anelli. Evitò il cerimoniale d'uscita e subito si diresse verso gli spogliatoi. Finalmente sarebbe potuta uscire da scuola. Aveva detto ad Emily che l'avrebbe incontrata al "The Brew" per parlare cosi in fretta e furia si cambiò d'abito e si indirizzò verso la strada principale di Rosewood, quella nella quale sorgevano i vari caffé della zona. Arrivata di fronte al locale spalancò la porta di ingresso quanto bastasse affinché la sua esile figura vi passasse attraverso ed entrò. Si guardò attorno alla ricerca di Emily ma di lei neppure l'ombra. L'unica figura che catturò letteralmente la sua attenzione fu quella di Mona, che sedeva ad uno dei tavolini con tanto di frullato tra le mani. Perfetto, l'unica persona che non voleva incontrare dopo Ezra era lì e come al solito era sola. Decise volontariamente di evitarla e di andare a sedersi al loro solito posto in attesa che Emily arrivasse o che quantomeno Spencer ed Hanna la raggiungessero.
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    Emily Fields

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    Quella mattina si era svegliata piuttosto sconvolta e più stanca di prima, d’altronde dormire solo due ore a notte non era assolutamente una cosa positiva per nessuno, soprattutto per un’atleta come lei che tutti i giorni doveva allenarsi per preparsi alle gare, alle quali avrebbero assistito esponenti di vari college. Era l’unico modo per farsi notare ed ottenere una borsa di studio e non poteva permettersi di sbagliare, ma ovviamente –A non glielo permettava. Quella mattina aveva nuotato per circa due ore e aveva anche parlato un po’ con Aria della serie precedente, ma dopo qualche secondo la sua allenatrice arrivò e dovette salutare la sua amica, che doveva tornare in classe. Si erano date appuntamento al Brew, dove quel pomeriggio avrebbe lavorato, certa che a fine giornata avrebbero dovuta raccoglierla con il cucchiaino. Uscita da scuola si recò subito verso il suo posto di lavoro con la macchina, parcheggiò proprio lì davanti, sul vialetto, come tutte le volte e dopio aver chiuso l’auto entrò al Brew. Salutò Zack, il suo capo ed infilò subito il suo camice per iniziare a lavorare. Era l’addetta ai cappuccini quel giorno e avrebbe passato probabilmente tutto il pomeriggio dietro al bancone a fare cappuccini. Che gioia. Dopo qualche minuto Zack le disse di andare nel magazzino per fare rifornimento di cucchiaini, zucchero e tutto ciò di cui i clienti necessitavano per il loro cappuccino. Si recò quindi nel retro bottega, prese una scatola in plastica grande e vi mise dentro tutto ciò che doveva portare all’interno del locale. Ne uscì dopo qualche secondo e sorrise nel vedere Aria seduta al loro solito posto, su quei divanetti che erano ormai diventati il loro punto di ritrovo. Da quando lavorava Emily passava molto tempo al Brew, quindi le ragazze la raggiungevano lì per poter parlare tra di loro. Aria disse, camminando verso l’amica, salutandola con un sorriso Proprio qui doveva venire? le disse guardando in direzione di Mona che era seduta ad un tavolino davanti al suo pc a fare chissà cosa. Aveva in testa l’idea di avvicinarsi a Mona e dirle tutto ciò che aveva per la testa, ma temeva di dire troppo, di dire che non voleva che la ragazza sapesse anche perché nessuno poteva assicurarle del fatto che non fosse ancora in contatto con –A. Magari stava facendo il doppio gioco, come aveva fatto Spencer per qualche ora. E’ qui, davanti al computer, come se niente fosse.. sa che questo è il nostro punto di ritrovo, ti sembra tanto una coincidenza? disse rivolgendosi ad Aria, per poi andare verso il bancone e poggiare lì sopra tutto ciò che aveva preso dal retro bottega. Si incamminò poi verso Mona. Interessante? chiese con aria leggermente strafottente alla ragazza, incrociando poi le braccia al petto. Non riusciva a rivolgersi a lei in modo diverso da quello, era più forte di lei.
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    · Mona Vanderwaal ·
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    Aveva appena passato il pomeriggio con Hanna, cercando di farle fare un pò di sano shopping e di farle recuperare la loro amicizia, ma la cosa non era andata a buon fine, e l'unica cosa che aveva potuto fare per recuperare un pò della fiducia che la sua amica aveva precedentemente riposto in lei, era stata quella di consegnarle il video dove Ashley Marin investiva il detective Wilden. Aveva raggiunto il Brew per il suo solito frullato pomeridiano, e si andò a sedere a un tavolo attaccando il portatile ad una presa. Era lì che stava cercando informazioni utili sia a lei che alle altre ragazze, sul suo portatile, quando vide entrare Aria, che la ignorò completamente andando a sedersi oltre il suo tavolo. Ma cosa c'era da aspettarsi da una ragazza che prima se la faceva con il professor Fritz e poi con un istruttore di arti marziali? Lasciò correre, continuando a cercare informazioni, quando sentì la presenza di qualcuno accanto a se. Era Emily Fields. Interessante? domandò con tono sarcasticamente acido. Non spostò nemmeno lo sguardo dal suo pc, e le disse si, molto continuò a picchiettare sui tasti, scrivendo numeri e lettere che avrebbero potuto svelare il mistero del maiale nel bagagliaio, ma alla fine si arrese. Cos'è, Fields. Adesso ti va di parlarmi? le disse sarcastica. Poco prima aveva sparlato con la sua amichetta stronzetta di lei, e adesso andava lì a cercare di iniziare una conversazione con lei. Guardò Aria e la salutò con uno dei suoi soliti sorrisi inquietanti per poi dedicarsi nuovamente alla nuotatrice della squadra degli squali. E' inutile che mi fissi così Emily. Non sono più io quella che controlla i giochi. Sono preoccupata quanto voi di finire bruciata nuovamente da A-. Dobbiamo collaborare se vogliamo scoprire qualcosaaffermò poi. Insomma, era un pò stufa di essere considerata la cattiva del gioco. Non era più lei che comandava, ma era Alison, o meglio Cappotto Rosso. Era lei che aveva il potere di distruggere tutte loro in un batti baleno.
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    · Aria Montgomery ·
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    Aria. Sentì pronunciare il suo nome da una voce estremamente familiare e questo la costrinse a voltarsi e a notare che Emily fosse già lì davanti a lei, pronta per iniziare il suo turno di lavoro al The Brew. Da tempo ormai la ragazza arrotondava la propria paghetta settimanale con quel lavoretto extra e con il passare dei giorni aveva iniziato a non dipendere più dai suoi genitori, ad essere autonoma economicamente parlando, e questo era sicuramente un bene per lei. Avrebbe voluto fare lo stesso ma come babysitter non era il massimo e il figlio di Ezra ne aveva fatto le spese. In un attimo di distrazione era caduto dal letto e si era tra l'altro ferito ad un ginocchio. Si era spaventata a morte e in preda al panico lo aveva portato in ospedale ma per giorni non era riuscita a perdonarsi dell'accaduto. Proprio qui doveva venire? chiese in seguito Emily in riferimento a Mona nel locale. Già, me lo chiedo anche io! rispose a sua volta la ragazza osservando quella che un tempo era la loro acerrima nemica e che probabilmente potevano ancora ritenere tale. E’ qui, davanti al computer, come se niente fosse.. sa che questo è il nostro punto di ritrovo, ti sembra tanto una coincidenza? aggiunse Emily e Aria si limitò a scuotere la testa. Purtroppo non avevano comprato il The Brew e per quanto desiderasse chiudere al Radley Mona e tra l'altro gettare la chiave in mare, non potevano dire lei dove poteva o non poteva andare. Ad ogni modo Emily decise di avvicinarsi verso la ragazza e temendo il peggio Aria la seguì. Mona le rivolse un sorrisetto inquietante a cui rispose con un sorriso fintissimo per poi tornare ad osservare Emily, che sperava non sbattesse Mona fuori dal locale a calci. E' inutile che mi fissi così Emily. Non sono più io quella che controlla i giochi. Sono preoccupata quanto voi di finire bruciata nuovamente da A-. Dobbiamo collaborare se vogliamo scoprire qualcosa disse Mona e a quel punto decise di intervenire. Come dovrebbe guardarti allora? Hai controllato i giochi per mesi Mona, hai reso le nostre vite un inferno, ed ora vorresti farci credere che siamo sulla stessa barca. Per quanto mi riguarda è stato un caso che tu stessi per finire bruciata con noi. Probabilmente ti sei trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Se in futuro dovremo collaborare con te per avvicinarci a Cappotto Rosso lo faremo ma non siamo amiche e di certo non lo diventeremo frequentando gli stessi posti disse. Era stufa dei suoi giochetti mentali. Non si fidava di lei e a differenza di Hanna, con la quale un tempo aveva un'amicizia profonda, lei non era legata a Mona in nessun modo e restava la ragazza sfigata dalla quale scappava con Alison mentre mangiavano il gelato per la strada.
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    · Mona Vanderwaal ·
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    Come dovrebbe guardarti allora? Hai controllato i giochi per mesi Mona, hai reso le nostre vite un inferno, ed ora vorresti farci credere che siamo sulla stessa barca. Per quanto mi riguarda è stato un caso che tu stessi per finire bruciata con noi. Probabilmente ti sei trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Se in futuro dovremo collaborare con te per avvicinarci a Cappotto Rosso lo faremo ma non siamo amiche e di certo non lo diventeremo frequentando gli stessi posti si sentì dire da Aria avvicinandosi al suo tavolo, con aria da perfetta leader del gruppo. Inarcò un sopracciglio e la guardò stranita. Da quando Miss Montgomery era così diretta e concisa? La storia con Fitz le aveva fatto proprio bene, ma d'altronde a chi non farebbe bene uno come lui? Bello e proibito e ad Aria erano sempre piaciute le cose belle e proibite. Si dai, andiamo tutte a parlare con Mona!! disse sarcastica, chiudendo il suo computer, e mettendoci le mani sopra coi palmi ben aperti per poi puntare lo sguardo su quello della piccola Montgomery. Ho per caso chiesto il tuo parere Aria? Non mi sembra per niente, e poi stavo parlando con Emily non con te. E comunque dato che hai tirato fuori il discorso, io non voglio essere tua amica, ne sua o di Spencer. Tutto quello che faccio e che farò, è solo per riavere un pò di fiducia da Hanna che è l'unica del quale mi importa realmente del vostro gruppetto di stronzette psicopatiche Ok, forse stava usando dei termini propri di una persona malefica, ma quando si arrabbiava diventava anche peggio di così. Beh, Aria, che ti piaccia o no adesso io sono un bersaglio, proprio come voi quattro, e questo non può cambiare. Ho fatto delle cose in passato contro tutte voi, e non lo nego, la cosa mi ha eccitato parecchio perchè sentivo di avere il potere di potervi distruggere e far passare a voi tutto ciò che voi mi avete fatto passare quando la vostra amica era ancora viva, ma adesso non ho più quel potere, e voglio scoprire quanto voi chi si nasconde dietro quel cappotto rosso, anche se quella notte dimostra che fosse Alison Beh, lei l'aveva vista, e doveva anche ringraziarla per averla salvata da una morte certa. Ma forse era stata un allucinazione data dal troppo fumo che aveva respirato. In fondo, aveva già visto Alison scambiandola con Cece, quando prendeva i medicinali del Radley Sanitarium. E poi anche Hanna e Spencer l'avevano vista, perciò, no, non era un allucinazione. Non poteva esserlo.
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    Emily Fields

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    Avrebbe tanto voluto prendere Mona per un braccio e cacciarla via da quel locale, in fondo ci lavorava lì dentro, ma comunque non era il capo e non poteva scegliere le persone che potevano entrarci. Era ovvio che Mona lo avesse fatto apposta a trovarsi lì, in quel momento. Ok che era uno dei locali più vicini alla scuola, ma sapeva perfettamente che a quell'ora, era frequentato da loro e nessuno le avrebbe mai tolto dalla testa il fatto che le seguisse e volesse spiarle. Cos'è, Fields. Adesso ti va di parlarmi? E' inutile che mi fissi così Emily. Non sono più io quella che controlla i giochi. Sono preoccupata quanto voi di finire bruciata nuovamente da A-. Dobbiamo collaborare se vogliamo scoprire qualcosa le disse ed Emily alzò gli occhi al cielo e la guardò con fare a dir poco sconvolto, incrociando le braccia al petto Che cosa pretendi Mona? Che adesso ti consideri la mia migliore amica, che ti confidi tutti i miei segreti e ti creda parte del nostro gruppo? Hai rovinato le nostre vite per un intero anno, Mona! Hai cercato di ucciderci tutte, in un modo o nell'altro, e adesso non dovrei guardarti così? Hai condotto i giochi per tutto questo tempo, chi mi dice che tu non stia ancora recitando e non stia ancora dalla parte di -A? In fondo hai finto bene di essere amica di Hanna le disse, concludendo il suo discorso, dopo aver lasciato parlare Aria. Sicuramente adesso avrebbe detto che lei era davvero amica di Hanna e tante altre cose di quel tipo, ma era impossibile che fosse -A e allo stesso tempo migliore amica di una delle ragazze che torturava. Era totalmente, impossibile. Per quanto riguarda quella notte nella casa..chi mi dice che tu non abbia organizzato tutto con -A? In fondo nessuno di noi è rimasto ferito disse. Dubitava anche di quello. Magari aveva organizzato tutto con -A, Red Coat o chiunque fosse a capo di tutto.. le cose era finite bene, quindi Emily non aveva motivi per pensare che Mona fosse del tutto innocente. Ho per caso chiesto il tuo parere Aria? Non mi sembra per niente, e poi stavo parlando con Emily non con te. E comunque dato che hai tirato fuori il discorso, io non voglio essere tua amica, ne sua o di Spencer. Tutto quello che faccio e che farò, è solo per riavere un pò di fiducia da Hanna che è l'unica del quale mi importa realmente del vostro gruppetto di stronzette psicopatiche disse poi Mona in risposta ad Aria. Ti importa davvero di Hanna?Hai cercato di ucciderla Mona! chiese alzando un po' la voce, sconvolta. Aveva cercato di uccidere Hanna e l'aveva mandata all'ospedale. Ci si comporta così con le persone a cui si vuole bene? A me non verrebbe mai in mente di provare ad ammazzare un'amica! E poi dai a noi delle psicopatiche? Ti ricordo che sei stata tu quella rinchiusa al Radley, non di certo noi aggiunse infine non abbassando neanche un po' il tono di voce. Beh, Aria, che ti piaccia o no adesso io sono un bersaglio, proprio come voi quattro, e questo non può cambiare. Ho fatto delle cose in passato contro tutte voi, e non lo nego, la cosa mi ha eccitato parecchio perchè sentivo di avere il potere di potervi distruggere e far passare a voi tutto ciò che voi mi avete fatto passare quando la vostra amica era ancora viva, ma adesso non ho più quel potere, e voglio scoprire quanto voi chi si nasconde dietro quel cappotto rosso, anche se quella notte dimostra che fosse Alison disse poi ed Emily sbuffò. Non puoi negarlo! Ti abbiamo scoperta! disse. In realtà era lei che "era uscita allo scoperto" con Spencer, ma in quel momento non importava il modo in cui l'avessero scoperto sinceramente. Non poteva negare l'evidenza.

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    anto, rispetta i turni please.. sennò non ci si capisce niente xD facciamo Aria, Mona, Emily (secondo gli ultimi post)


    Edited by #sterek; - 23/7/2013, 21:52
     
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    · Aria Montgomery ·
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    Si dai, andiamo tutte a parlare con Mona!! disse in un primo momento la ragazza vedendole arrivare verso di lei. Era l'ultima persona a Rosewood in grado di poter fare del sarcasmo perché ciò che era realmente sarcastico era il fatto che una pazza furiosa come lei fosse fuori dal Radley e tra l'altro a piede libero per la città. Aveva tentato di ucciderle, di metterle l'una contro l'altra, di farle rinchiudere per sempre in un ospedale psichiatrico e ora si permetteva anche di passare da vittima innocente? Quello era un lusso che Mona Vanderwaal non poteva proprio permettersi, non con loro almeno. Ho per caso chiesto il tuo parere Aria? Non mi sembra per niente, e poi stavo parlando con Emily non con te. E comunque dato che hai tirato fuori il discorso, io non voglio essere tua amica, ne sua o di Spencer. Tutto quello che faccio e che farò, è solo per riavere un po' di fiducia da Hanna che è l'unica del quale mi importa realmente del vostro gruppetto di stronzette psicopatiche rispose a sua volta e per un istante le balenò in mente l'idea di afferrarla per i capelli e trascinarla fuori dal locale. Oh certo. E come farai per riavere indietro la fiducia di Hanna? La investirai con un tir questa volta? Non siamo noi le stronze psicopatiche qui Mona quindi modererei i termini se fossi in te rispose a sua volta. Faceva sul serio? Davvero voleva acquisire la fiducia di Hanna dopo aver tentato di ucciderla con le sue stesse mani? Hanna era finita in ospedale, si era rotta addirittura una gamba ed era stata costretta ad indossare il gesso per mesi. Era assurdo. Mona era assurda. Beh, Aria, che ti piaccia o no adesso io sono un bersaglio, proprio come voi quattro, e questo non può cambiare. Ho fatto delle cose in passato contro tutte voi, e non lo nego, la cosa mi ha eccitato parecchio perché sentivo di avere il potere di potervi distruggere e far passare a voi tutto ciò che voi mi avete fatto passare quando la vostra amica era ancora viva, ma adesso non ho più quel potere, e voglio scoprire quanto voi chi si nasconde dietro quel cappotto rosso, anche se quella notte dimostra che fosse Alison aggiunse a sua volta. Mona tu eri svenuta in quello chalet esattamente come eravamo svenute noi tutte. Cappotto Rosso ci ha trascinate fuori nella notte ma non sappiamo con certezza se dietro di esso si nasconda Alison. Hanna e Spencer hanno avuto modo di vedere Cappotto Rosso ma non erano cosi convinte che si trattasse di Ali. Cosa ti fa credere che tutto questo non sia un bluff? aggiunse a sua volta. Mona le sembrava fin troppo coinvolta nella cosa e francamente voleva vederci chiaro perché non si fidava di lei e non avrebbe iniziato a fidarsi in futuro. Quella ragazza le metteva i brividi. Era glaciale, sadica e manipolatrice. Non poteva fidarsi di una cosi, ne ora ne mai. Che cosa pretendi Mona? Che adesso ti consideri la mia migliore amica, che ti confidi tutti i miei segreti e ti creda parte del nostro gruppo? Hai rovinato le nostre vite per un intero anno, Mona! Hai cercato di ucciderci tutte, in un modo o nell'altro, e adesso non dovrei guardarti così? Hai condotto i giochi per tutto questo tempo, chi mi dice che tu non stia ancora recitando e non stia ancora dalla parte di -A? In fondo hai finto bene di essere amica di Hanna. Per quanto riguarda quella notte nella casa..chi mi dice che tu non abbia organizzato tutto con -A? In fondo nessuno di noi è rimasto ferito intervenne prontamente Emily e lei stessa non poteva essere più d'accordo. Era incredibile come fosse cambiata la sua amica. In passato A l'aveva addirittura considerata l'anello debole del gruppo ma ora, a guardarla, sembrava essere proprio la più forte. Ciò che non l'aveva uccisa, l'aveva sicuramente resa più forte, e tutto quel dolore dovuto probabilmente alla perdita di Maya e di Alison aveva rafforzato notevolmente Emily.
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    Emily Fields

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    Più aveva davanti Mona più le veniva voglia di alzare le mani per tutto ciò che aveva fatto loro, ma soprattutto per il fatto che avesse anche la faccia tosta di dire che voleva bene ad Hanna, che adesso anche lei era parte del loro gruppo e che era minacciata. Poteva anche essere vero, ma aveva imparato a non fidarsi troppo delle persone, quindi ci andava con i piedi di piombo adesso. Ascoltò lo scambio di battute tra Mona ed Aria ed era, ovviamente, d'accordo con l'amica, ma le successive parole di Mona la fecero impazzire ed arrabbiare davvero. Io non ho finto di essere amica di Hanna, lo ero davvero e le volevo davvero bene!! Ma poi siete arrivate voi e avete rovinato tutto! Mi avete costretta a diventare A, Se fosse rimaste nei vostri piccoli rifugi segreti a non calcolarvi, non sarebbe successo nulla! . Non riusciva a credere alle sue orecchie. Adesso quindi era colpa loro se lei era diventata -A? Ma roba da matti. Adesso quindi la colpa è nostra?? Stai incolpando noi del fatto che tu sia diventata -A?? Non riesco a credere a ciò che dici, credimi disse in un primo momento Non ti assicuri le amicizie così Mona, anche perchè così facendo Hanna l'hai persa definitivamente! E non dimostri di voler bene ad una persona torturandola, facendola star male e provando ad ucciderla..a noi potrai an che odiarci, ma che motivo hai avuto per torturare anche lei? Spiegamelo che forse non l'ho capito le disse mantenendo il tono arrabbiato e la voce piuttosto alta. Non riusciva a crederle, pur volendo, non ci riusciva proprio, era più forte di lei. Finchè non avrebbe dimostrato loro qualcosa, ma qualcosa di davvero convincente, Emily sarebbe rimasta della sua idea e nessuno sarebbe riuscito a fargliela cambiare . Si, e pure Spencer. Quindi direi che anche lei è una psicopatica. Oppure no, lei non lo è perchè è amica vostra, mentre io lo sono perchè sono Mona la -cosa- disse poi Mona in risposta alle sue parole Si è vero, Spencer è stata lì.. ma non certo perchè è una psicopatica. Lei non ha fatto ciò che hai fatto tu, vorrei ricordartelo.. e non le è neanche mai passato per la mente, come invece è passato nella tua le disse. Spencer era finita al Radley dopo aver visto un cadavere convinta fosse quello di Toby e, sconvolta, era stata passata per pazza. Ma alla fine aveva solo finto, era rimasta lì per capirci qualcosa, ma ovviamente tutto ciò a Mona non gliel'avrebbe detto. Scusami?! Un bluff?? Voi non avete idea con chi avete a che fare. Red Coat non bluffa mai. Lei è onniscente, onnipresente e soprattutto se decide una cosa è quella. Lei voleva vedervi tutte e quattro insieme dentro quello chalet, ma è andato tutto storto perchè qualcuno ha appiccato un incendio per ucciderci, sapendo che c'ero anche io con voi. Ma rimane il fatto che lei vuole vedervi tutte e quattro e state certe che lo farà. rispose poi Mona all'affermazione di Aria Beh, magari è stato tutto organizzato a posta per farci credere che sei dalla nostra parte ora disse di nuovo, ribadendo la sua idea Mi aspetto di tutto, anche una cosa del genere.. anzi, sarebbe assolutamente da -A, o meglio, da te concluse poi, guardandosi un attimo intorno alla ricerca di Zack, che se per caso l'avesse trovata a chiacchierare, l'avrebbe licenziata seduta stante.

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